È ottenuto da uve glera selezionate nei vigneti più esposti e dalle piante più vecchie.
Vengono appassite sui graticci e controllate quotidianamente per evitare l’attacco delle muffe. Tra la metà di gennaio e la metà di febbraio gli acini passiti vengono spremuti, ottenendo un succo denso che ricorda il miele. La lentissima fermentazione si protrae fino all’estate, in seguito viene lasciato maturare per un periodo molto lungo.
Questo conferisce al vino un profumo particolarmente suadente e avvolgente mentre il sapore è generoso e persistente.
La tradizione vuole che sia servito a fine pasto con la biscotteria secca: amaretti - brutti e buoni e cantucci - rosegote e crostate in genere. Inoltre per la piacevole sensazione di “pulizia” è adatto ad accompagnare torte alle mele, alle pere con crema chantilly.
Ottimo anche nell’abbinamento con i formaggi erborinati o invecchiati.
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