Di colore giallo tenue con bagliori dorati.
Al naso si presenta inizialmente con una certa ritrosia ma, concedendogli del tempo, sfoggia la sua variegata veste aromatica. Oltre a un succoso sentore di melone e gelatina di cotogne, sono riconoscibili gli aromi di fettine di banana essiccata e uva passa. Le note vegetali di fieno appena tagliato vengono completate da un profumo discreto di chicchi di caffè e vaniglia.
Al palato la speziata acidità, in combinazione con un carattere minerale di sale marino grosso, viene completata da una piacevole soavità al palato, lasciando una sensazione nel complesso morbida con un finale lungo, non da ultimo per l’influenza del legno di quercia.
Perfetto vino da pasto, ideale per accompagnare piatti di pesce e carne, pasta fatta in casa, sostanziose pietanze a base di patate e farinacei.
Uvaggio sano e maturo, risultante dagli ultimi passaggi di una vendemmia scaglionata su pendii soleggiati. Maturazione in parte in grandi botti di rovere con fermentazione spontanea e affinamento su feccia piena sino all’imbottigliamento, in parte in acciaio inox su lieviti selezionati. Imbottigliamento nel giugno dell’anno successivo al raccolto
Da tempo memorabile, il maso bio s’ispira a valori come l’onestà, la pazienza, l’amore per la propria terra e per il lavoro manuale e un’accorta gestione delle risorse in armonia con la natura. Oggi, il Radoarhof viene gestito da Edith e Norbert, la quarta generazione della famiglia Blasbichler, secondo un modello di economica circolare biologica.
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