Un vino autentico, facile da bere e da abbinare.
Ninarè non è sboccato, quindi tutto il sedimento è presente in bottiglia.
Grazie alla fermentazione spontanea e all’affinamento sui lieviti, rivela un corredo aromatico intenso e molto particolare: dal succo di fragola a quello di arancia rossa e melograno, si completa con note di zenzero candito e un tocco di buccia d’agrume.
Si abbina con molta facilità, come tutti i vini della stessa tipologia, con aperitivi e antipasti. A me piace molto con insalate estive, formaggi e salumi. Sushi? Certo. Salmone? Ovviamente. Sushi di salmone? Perfetto!
Lo si può bere "cloudy", ossia con i suoi lieviti, facendo attenzione a non agitare troppo la bottiglia e a lasciare sul fondo i residui più spessi, oppure si può procedere alla sboccatura se si preferisce un sapore più pulito e diretto.
Per facilitare la sboccatura, la bottiglia va tenuta un paio di giorni in frigo, in posizione capovolta, per consentire ai sedimenti di raccogliersi nel collo della bottiglia.
Da agricoltura biodinamica
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