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Bortolo Nardini

Nardini, una storia sorprendente da 241 anni
 
Dal 1779 Nardini è sempre stata un’azienda a conduzione familiare, entrata a far parte dell’esclusivo club delle aziende familiari bicentenari “Les Henokiens”. Una vita dedicata ad esaltare il proprio territorio, culla di un prodotto prezioso ancora oggi, dopo oltre due secoli. Oggi è la 7° generazione a portare avanti la tradizione familiare e a diffondere la cultura di un’icona italiana nel mondo: la Grappa Nardini.
 
1739
NASCE Bortolo Nardini
Figlio di Bortolo Nardini e Maria Maddalena Giacomuzzi, il 25 Maggio 1739 a Segonzano (Tn) nella val di Cembra, nasce Bortolo Nardini. Nel paese dall’antica tradizione enologica, era pratica assai diffusa quella di distillare le vinacce per trarne una fonte di reddito e di sostentamento. All’epoca i distillatori si spostavano di casa in casa, con un alambicco mobile, per distillare “conto terzi” le vinacce derivanti dalla produzione del vino e Bortolo Nardini, intrapreso questo "mestiere", si spinse fino a Bassano del Grappa.
 
1779
La prima grappa d’Italia
Spintosi fino a Bassano del Grappa, Bortolo Nardini fu vittima di un incidente che lo costrinse a fermarsi nella città. Durante la convalescenza, ebbe la possibilità di conoscere meglio Bassano e di capirne l’importanza strategica come crocevia commerciale tra la Valsugana e Venezia. Con una precisa visione e con la tenace volontà di trasformarla in realtà, acquista l'Osteria al Ponte, oggi “Grapperia Nardini”, per produrre grappa con un alambicco in pianta stabile e rivenderla. Per la prima volta non era più il distillatore, con il suo alambicco mobile, a recarsi dai contadini per distillare ma i contadini stessi a conferirgli le vinacce per la produzione di grappa. Bortolo chiama la sua grappa “Aquavite di vinaccia”, alla maniera latina senza la “c”, giocando sull’etimologia che la vuole a volte “aqua di vita” altre “aqua della vite”. Nasce la prima grappa d’Italia, la Grappa Nardini.
 
1860
LA DISTILLAZIONE A VAPORE
Tra la fine del Settecento e il primo Ottocento la distillazione della Grappa Nardini avviene con alambicchi tradizionali a fuoco diretto ed il distillato è conservato in grandi giare di rame tutt’oggi esposte in Grapperia al Ponte. Ma è nel 1860 che la famiglia introduce una grande novità nel processo di distillazione della grappa: l’alambicco a vapore. L’adozione del vapore permise di migliorare notevolmente la qualità della grappa rispetto agli alambicchi a fuoco diretto, permettendo di preservare la qualità delle vinacce senza bruciarle. Oggi è uno dei metodi più utilizzati nell’intera produzione di grappa.
 
1910
LA GRAPPA RISERVA
La nuova generazione di Nardini: Bortolo, Orazio, Mario, apporta un’importante innovazione: la grappa riserva, “Invecchiata in botti di rovere al modo del cognac”. Nasce la Grappa Nardini Riserva.
 
1919
la Doppia rettifica
Nel primo dopoguerra, la famiglia Nardini introduce un’altra novità nel processo di distillazione, la tecnica della doppia rettifica, un’operazione che assicura una purezza superiore al prodotto perché permette di lavorare con più precisione alla selezione degli alcoli migliorando la qualità del risultato finale.
 
1963
la distillazione SOTTOVUOTO A VAPORE
Nel 1963, la Famiglia Nardini introduce la distillazione sottovuoto a vapore, un'innovazione volta alla continua ricerca della perfezione qualitativa dei propri prodotti. Questa nuova tecnica permette di far volatilizzare gli alcoli sottoponendo le vinacce a temperature più basse, permettendo così, di mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche di partenza della materia prima e caratterizzando la Grappa Nardini del suo inconfondibile bouquet floreale.
 
2006
LA Grappa in miscelazione
Fin dai primi anni Duemila, Nardini, guidata dal proprio spirito pioneristico, avvia una collaborazione con i migliori bartender internazionali per promuovere la cultura della grappa in miscelazione. Una nuova modalità di consumo del distillato nazionale, celebrata nel 2006 con la prima pubblicazione di un libro contenente oltre 40 ricette di cocktail a base grappa: “The Grappa Handbook”, scritto da Marcin Miller.
 
2019
La nostra prima grappa single cask
Per celebrare i 240 anni della Distilleria, la Famiglia Nardini, introduce sul mercato la Grappa Riserva 22 Anni Single Cask Selezione Bortolo Nardini, un’importante innovazione nel mondo delle grappe Nardini: per la prima volta è il prodotto finale che viene calato in una singola botte e lasciato maturare per 22 anni prima di essere imbottigliato e non una cuvée di invecchiamenti assemblati dopo il periodo in botte.